Psicoterapia e benessere
di Francesco Argento
I nostri desideri sono costantemente al centro della nostra attenzione. Esiste una costante tensione che ci spinge a soddisfarli, e spesso ci sembra che non vi sia nulla di più importante nella nostra vita del loro appagamento. Allo stesso tempo, viviamo sovente prove e difficoltà con preoccupazione e paura. Ci appaiono quasi sempre quali ostacoli irti di impedimenti ed inside troppo difficili per le nostre capacità, e di conseguenza pressoché impossibili da affrontare e superare.
Tutto ciò accade a causa dell’emotività che altera la nostra percezione della realtà: a desideri e difficoltà non assegniamo il loro giusto peso, ma ne amplifichiamo sistematicamente la portata e gli effetti. Se otteniamo una sospirata promozione sul lavoro tocchiamo subito il cielo con un dito, salvo poi nel tempo renderci conto dei problemi e delle contrarietà che le nuove mansioni comportano. Se finisce un nostro legame sentimentale temiamo, sconsolati ed affranti, che non troveremo più un amore similmente appagante, mentre poi l’incedere della vita per fortuna smentisce categoricamente questo nostro presentimento.
Daniel Kahneman, premio Nobel nel 2002, ha mostrato come la mente possieda due diversi registri di pensiero.[1] Il primo riguarda una serie di operazioni mentali rapide, che prendono in considerazione i particolari apparentemente più rilevanti delle situazioni per fornirci risposte pronte e veloci. Il secondo registro concerne invece le lente sequenze di riflessioni profonde, che analizzano ad ampio spettro le peculiarità delle varie contingenze per produrre risposte ben indagate e meditate. Il pensiero veloce ci aiuta a districarci nelle molteplici situazioni quotidiane evitando dispersioni e rallentamenti nelle nostre numerose attività abituali. In questo senso ricopre un ruolo adattivo, al pari dell’emotività che ci obbliga, con le sue letture della realtà esasperate ed ingigantite, a muoverci con sollecitudine ed a mobilitare tutte le nostre risorse per far fronte efficacemente alle nostre aspirazioni ed alle nostre difficoltà.
Nelle situazioni complesse e di non facile interpretazione che spesso affrontiamo nella nostra vita l’emotività ed il pensiero veloce possono però indurci in errore, provocando azioni sbagliate perché affrettate, o causare eccessive preoccupazioni e inquietudini, derivanti da una percezione dei problemi che li esaspera, a volte inventandoli di sana pianta. In tali evenienze le conseguenze causate dall’azione psicologica dell’emotività e del pensiero veloce sono foriere di tutta una serie di affanni, tensioni e in generale di un variegato corteo di malesseri che limitano e deprimono la qualità della vita.
Una psicoterapia ben condotta e ben realizzata promuove un efficace controllo dell’emotività, ed insegna a leggere la realtà il più correttamente possibile, identificando le deformazioni inevitabilmente generate dai nostri stati d’animo e favorendo la creazione di visioni più obiettive. Questo risultato è possibile e probabile poiché una valida psicoterapia è una “palestra” per allenarci alla stimolazione ed allo sviluppo del ragionamento sistematico e profondo, che abbraccia punti di vista plurimi e tocca temi e corde fondamentali. In tal modo la psicoterapia prepara e rinforza l’utilizzo di un ben strutturato pensiero lento, indispensabile per consentirci di operare le scelte giuste, per predisporre progetti costruiti con avvedutezza, e per attingere a piene mani alle nostre risorse per realizzarli superando imprevisti e difficoltà. Una buona psicoterapia, sul piano operativo, impiega procedimenti – ad esempio tecniche immaginative e di rilassamento – che lavorano direttamente sul piano dell’emotività, e metodiche capaci di potenziare il pensiero critico e quello costruttivo, ideali per rinforzare le nostre più elevate capacità di ragionamento. In definitiva, una valida psicoterapia è fonte autorevole di sicuro e duraturo benessere, come testimoniano diversi studi condotti sulla salute, la longevità e la soddisfazione esistenziale, e come segnala l’esistenza di una psicoterapia sovvenzionata dallo stato nel Regno Unito ed in Germania.
[1] Kahneman, D. (2012) Pensieri lenti e veloci, Mondadori, Milano.